Un aeroplanino. Rosso, Con le ali bianche. Di metallo. Era questo il premio dopo ogni prelievo del sangue.
— Storie di pedali arrugginiti
Me lo dava mia mamma, quando saremmo usciti dall’ambulatorio prelievi.
Avevo circa sei anni e facevo un prelievo ogni due settimane per controllare quello che chiamavano reumatismi.
Mia mamma mi portava in autobus mostrando il volto della pazienza e della bontà.
E quando ero lì, sempre la stessa infermiera, con le stesse bugie.
“Dai che stavolta non farà male, dai che ci metto un attimo, dai che uso un ago leggero”
E invece 3,2,1 buco… comincia il sudore freddo, la voglia di girarsi verso l’ago, la mano libera davanti agli occhi, pensieri positivi, la gita al mare con gli arancini di riso da mangiare a pranzo, mio padre con gli occhiali da sole, vestito di tutto punto…
“E’ finita cuor di leone”
Ma il momento peggiore era questo. Un buco allo stomaco, un senso di nausea.
Mia mamma lo conosceva bene, prendeva subito un pezzo di focaccia dalla borsa e me lo metteva in bocca prima che potessi reagire.
Emostatica, con il tuo lucchetto a chiudere ruota e pedali come appunto un laccio emostatico, vai e suscita felici ricordi nella tua nuova vita!
Come si presentava
Il parere del tecnico
E’ di nuovo sulla strada!!