Il film si chiamava “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti.
— Storie di pedali arrugginiti
Renza era eccitatissima ed entustiasta perché erano mesi che me ne parlava e non era riuscito a vederla al cinema, beh AL CINEMA maiuscolo, il cinema per eccellenza, il Macallé di Castelceriolo.
Lei sapeva tutto di questo film, trama, attrici soprattutto quelle sconosciute, ambientazione.
Io mi ero accontentato di uno sguardo su Wikipedia dove si diceva che fosse basato su una storia realmente capitata a Ostana e osservata dallo sceneggiatore Fredo Valla. Il titolo riprende un proverbio occitano, col significato di “tutto ritorna”.
Insomma finalmente Renza avrebbe potuto vedere il suo film al circolo Il Diavolo Rosso di Asti. Ovviamente a vederlo siamo in cinque, non è che proprio spinga le masse…
Quasi alla fine del primo tempo, quando oltre a primi piani di sguardi intensi è successo poco altro, il film si interrompe brutalmente.
Buio in sala per cinque minuti, poi si accende una luce e il gestore del locale un po’ timidamente annuncia che la copia del film è rovinata e non sarà possibile continuare la proiezione.
Renza è sull’orlo della disperazione, ma usciamo ridendo. “Sai come chiameremo la nostra prossima bicicletta? Diavolo rosso!”
Come si presentava
Il parere del tecnico
E’ pronta
E’ di nuovo sulla strada!!