Era l’ultimo anno delle superiori ed era tantissimo tempo che glielo volevo dire ma … niente … non ci ero mai riuscito.
— Storie di pedali arrugginiti
E dire che di occasioni ne avevo avute.
Quella volta davanti alla palestra, o quella domenica ai giardini della stazione dopo una delle nostre sporadiche passeggiate in bicicletta.
Ma per una ragione o per un’altra non lo avevo fatto.
Il fatto era che io pensavo ci fosse qualcosa di male nel dichiararsi, come se dovessi vergognarmi, e nascondermi.
Ma un giorno, eravamo in Piazza Mentana e tutto sembrava a posto. Avevamo finito una delle passeggiate, eravamo seduti su una panchina e guardavamo in silenzio un orizzonte coperto dalle mura squadrate del Bar Nene.
“Senti…”, “sì?”, “a me piacerebbe dirti…”
“Guarda ho già capito, io non l’ho mai vista in questo modo”
Cioè non è che non corrispondesse quello che provavo io, non l’aveva mai preso in considerazione, come non aveva mai preso in considerazione andare a Timbuctù o partecipare a un corso di balestra tibetana.
E fu quel giorno che finalmente seppi come chiamare la mia bici … j’aime pas
Come si presentava
Il parere del tecnico
E’ di nuovo sulla strada!!