Giocavamo tutto il giorno. Nel cortile di casa nostra al quartiere Cristo ogni pomeriggio si radunavano circa 15 tra bambine e bambini provenienti da tutto il quartiere. “Dopo le quattro di pomeriggio, Gigi, perché prima non si può. Lo dice il regolamento di condominio”
— Storie di pedali arrugginiti
E così alle quattro di pomeriggio cominciavo a scendere le scale, dal quarto piano facendo i gradini a due a due, correndo, volando, verso una nuova giornata entusiasmante.
Arrivano in cortile, aprivo il portone e cominciavo ad aspettare.
Dopo un po’ ecco Fabrizio, poi Massimo, poi Francesca e Gianluca, poi Simona, Patrizia, Isabella e tanti altri nomi di semplici passanti, trasferiti in quella via per il tempo di un’estate e poi volati via.
E dopo un po’, prendevo la mia new generation, con i cartoncini attaccati con le mollette ai raggi per fare rumore, e volavo nel vento scortato dal resto del gruppo, la faccia perfino troppo serio per essere così schifosamente felici.
Come si presentava
Il parere del tecnico
E’ pronta